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ROCCAVIGNALE (SV)

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E... ROCCAVINEALIS

Prestigioso premio per Roccavignale

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ROKKAFEST 5/6/7 LUGLIO 2019

RITROVO FESTAIOLO ORMAI DIVENTATO IL TOP, NON SOLO DELLA

VAL BORMIDA, MA CHE HA ASSUNTO UNA POPOLARITA' INTERREGIONALE

C'E' PROPRIO DA DIRE CHE ROCCAVIGNALE ASPETTAVA, DOPO TANTO

IMMOBILISMO, UN SINDACO E SI E' RITROVATO UN "MESSIA"

 

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ELEZIONI COMUNALI DEL 26.05.2019

Eletta la nuova giunta con il Sindaco Amedeo Fracchia

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ROCCAVIEALIS


   

I Vini Liguri Al XX CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE CITTÀ DEL VINO

Posted By: Liguria Food 41 Views Az. Agricola eros mammoliti, Azienda agricola da parodi, biovio giobatta, cantine federerici, cantine lunae, cantine possa, cascina praiè, concorso enologico città del vino, Moscatello di Taggia, pecari, roccavignalis, tenuta maffone, torre pernice

 

Si è appena concluso il prestigioso Concorso Enologico Internazionale Città del Vino e con piacere segnaliamo i buoni risultati dei vini liguri.

Il Concorso Enologico Internazionale Città del Vino nasce nel 2001 come “Selezione del Sindaco”, un nome che racconta tutta l’originalità del concorso; il Sindaco di una Città del Vino presenta idealmente i suoi vini in rassegna per valorizzare la qualità delle produzioni vitivinicole locali. Il nome è cambiato ma l’originalità è rimasta la stessa: infatti il Concorso Enologico delle Città del Vino premia ancora oggi le aziende vitivinicole e i loro vini, ma premia anche i Comuni dove le aziende operano. Nel rispetto delle regole dettate dall’OIV, Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, il concorso premia solo il 30% dei vini in rassegna, per garantire il massimo rigore e al tempo stesso valorizzare la migliore qualità dei vini.

In palio: Gran Medaglia d’Oro (92/100), Medaglia d’Oro (85/100) e Medaglia d’Argento (82/100). Punteggio minimo 80/100 Medaglia di Bronzo.

Cominciamo col dire che, secondo i giudici, il miglior vino rosato in assoluto è  dell’Azienda Agricola Roccavinealis, con il Granaccia IGT Colline Savonesi “La Rebecca” 2021 di Roccavignale (Savona). Una grande soddisfazione che vede premiata la decisione di impiantare la granaccia in Valbormida, un territorio fino ad allora poco votato all’impianto della vite.

Ma sono ben 9 le medaglie d’oro assegnate alla Liguria e facciamo quindi i complimenti alle aziende che tengono alto l’onore della nostra regione. Oltre a Roccavignalis ecco le altre:

19 Luglio 2022

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LA STAMPA

Turisti in cerca di brividi a Roccavignale: ecco il “Volo dell’angelo”

Nell’area del Girogrande

MAURO CAMOIRANO

04 Maggio 2022 alle 19:33

VOLO


Il Comune di Roccavignale cerca un gestore per il «Bar del cuore», nell’area della panchina gigante. Ma il vero salto di qualità da un punto di vista turistico-attrattivo si avrà il prossimo anno con «Il volo dell’angelo». Per quanto concerne il chiosco mobile a servizio dell’area del «Girogrande», con la panchina gigante e quella del cuore, nonché l’area picnic, le domande dovranno pervenire entro il 16 maggio.

Spiega il sindaco Amedeo Fracchia: «In un’ottica di promozione dell’area intendiamo dotarla, in via temporanea, di un’attività di street food e somministrazione bevande. L’iniziativa è quindi rivolta ad operatori commerciali, imprenditori agricoli e addetti alla somministrazione. Le utenze saranno a totale carico dell'esercente, il quale dovrà inoltre versare al Comune la somma forfettaria di 500 euro per l'occupazione del suolo pubblico». Ma dal punto di vista turistico la vera svolta sarà il prossimo anno, con il «Volo dell’angelo», tecnicamente una «zip lane» che consentirà di «volare» ad oltre 100 km l’ora, imbragati ad un cavo d’acciaio lungo i 1300 metri che separano località Poggio, appunto poco dopo l’area della panchina gigante, ai laghetti dei Dolmen. Una scarica di adrenalina, per una picchiata ad un’altezza che varierà dai 60 ai 5 metri dal suolo.

Conferma Fracchia: «Abbiamo progetto e già tutte le autorizzazioni (costo finora affrontato 50 mila euro). Per realizzare l’attrazione serviranno ulteriori 400 mila euro, e auspichiamo, ma siamo ottimisti in tal senso dopo vari confronti, di poter accedere ai finanziamenti regionali (80% Regione e 20% Comune), in modo da poterla realizzare entro la prossima primavera. Abbiamo già messo a bilancio il denaro per realizzare una struttura ricettiva a supporto, uno chalet in legno che realizzeremo questo autunno».


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I vini di RoccaVinealis a RoccavignaleVinealis idi

di Milena Ferrari

È stata l’idea di tornare a coltivare la vite a Roccavignale che ha messo in moto quatto amici imprenditori – Amedeo Fracchia, Davide Bosio, Paolo Anelli e Stefano Perugini – che sei anni fa hanno dato vita alla società agricola RoccaVinealis.

Sembrerebbe quasi che il piccolo comune in provincia di Savona, nel pieno rispetto del proprio nome, abbia suggerito ai quattro amici di cimentarsi in questa avventura riportandolo agli antichi fasti. Contraddistinto da pendii rocciosi, Roccavignale racconta di un passato legato ad una fiorente coltivazione di vitigni nonostante le asperità del territorio e le conseguenti difficoltà a domarlo.

Nella primavera del 2016 i quatto amici raccolgono coraggiosamente il suggerimento e, con appassionato spirito imprenditoriale, concretizzano il loro progetto ambizioso fondando la società agricola che attualmente si occupa di tre ettari di vigneto in località Broda con oltre 20.000 piantine a dimora tra Granaccia, Vermentino e Scimiscià. Dopo la prima vendemmia, quella del 2019, vengono realizzate oltre mille bottiglie di Granaccia arrivando ad elaborarne otto volte tanto l’anno seguente.

Sul finire del 2020 viene acquistato un capannone di 400 mq in località Valzemola. L’immobile, dopo i lavori di ristrutturazione, è stato adibito a cantina con l’acquisto dei serbatoi, della pressa, della deraspatrice oltre alle attrezzature per la vinificazione e alla barricaia con le botti in legno.

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Tre le attuali etichette elaborate dalla giovane ma promettente realtà vitivinicola. Il vitigno principe è la Granaccia da cui si ricavano un rosso, una riserva e un rosato. I due rossi Gublòt e Drü prendono il nome dal territorio mentre il rosato La Rebecca nasce come omaggio alla figlia del socio Davide che veniva al mondo quando questa affascinante avventura aveva inizio. Gublòt significa bicchiere nel vecchio dialetto di Roccavignale. Drü – la riserva barricata – vuole dire, invece, forte e prende spunto dal soprannome del nonno di uno dei proprietari dei terreni dove ha sede il vigneto.

Società Agricola RoccaVinealis

Moderne tecnologie e tecniche antiche, macchinari all’avanguardia e trucchi dei vecchi contadini. E poi lavoro, cura, sudore.

Su 6 ettari di terreno complessivamente recintati, ne coltiviamo circa 3; abbiamo messo a dimora oltre 20.000 piantine tra Granaccia, Vermentino e Scimiscià. Nel 2020 le bottiglie sono state circa 8.000. Nel 2021, invece, la vendemmia ha consentito di mettere in cantina 7.300 litri di Gublót, 2.500 litri di riserva e 2.200 del nuovo rosé. I nostri vini sono il Gublòt e il Drü e prendono il nome dal territorio. Gublòt nel “parlè balurd”, ossia il vecchio dialetto di Roccavignale, significa bicchiere; Drü invece è il nostro vino barricato, vuole dire forte, e deriva dal soprannome del nonno di uno dei proprietari dei terreni che ha subito creduto in questo progetto.

Cantina | Roccavinealis

Inaugurata nel settembre 2021, la cantina dell’Azienda Roccavinealis si trova in località Valzemola, a pochi metri dal negozio-vetrina che è impossibile non vedere dalla strada provinciale. Realizzata con importanti lavori di ristrutturazione su un immobile di circa 400 metri quadrati su due piani, è attrezzata con le più moderne apparecchiature per la vinificazione: i serbatoi, la pressa, la deraspatrice e le attrezzature per la vinificazione, la barricaia con le botti in legno e un’area per l’imbottigliamento e l’etichettatura. Anche per la ristrutturazione e l’allestimento della cantina, così come già per l’impianto della vigna, l’Azienda Roccavinealis ha usufruito del sostegno dei finanziamenti europei a valere sul PSR (Piano di Sviluppo Rurale), Misura 4.1.

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Wineshop | Roccavinealis

A pochi metri, sulla strada provinciale, si trova invece il punto vendita, una vetrina per la nostra azienda ma anche per il nostro vino e i prodotti del territorio. All’interno infatti abbiamo scelto di allestire un piccolo show-room dove i visitatori possono trovare le eccellenze gastronomiche della nostra Val Bormida, della Riviera e delle Langhe: produttori locali scelti, prodotti rigorosamente artigianali, sapori del territorio e tanta qualità.


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